Eterna Bellezza

Cultura, arte, bellezza.

Ogni angolo di mondo ha vicende magnifiche da raccontare, eppure esistono luoghi che la storia ha eletto a patrimonio collettivo: luoghi dove sono avvenuti eventi ed espresse civiltà che hanno lasciato un segno particolare nel percorso del genere umano.

Italia ed Egitto sono due di questi luoghi.

I faraoni e il Nilo da una parte, il mito di Roma e del Rinascimento dall’altra. Difficile offrire una sintesi di 2 nazioni che già in epoche remote ospitavano organizzazioni sociali raffinatissime, capaci di monumenti che ancora oggi emozionano e sbalordiscono con la propria mastodontica magnificenza.

Una tradizione di arte e bellezza, tuttavia, non confinata al passato, ma che si esprime tutt’oggi in una rigogliosa attualità creativa.

Una tradizione di arte e bellezza, tuttavia, non confinata al passato, ma che si esprime tutt’oggi in una rigogliosa attualità creativa.

Se il Salone del Mobile di Milano è infatti l’appuntamento di riferimento nel mondo del design, al Cairo una rampante Design Week si propone come momento di riflessione per consacrare l’Egitto a palcoscenico del design internazionale, ed il governo italiano desidera presidiare questo momento, gettando un ponte fra le rispettive culture e facilitando lo scambio ed il confronto fra giovani generazioni di creativi.

È così che nasce Eterna Bellezza, il concorso promosso dall’ambasciata italiana al Cairo per identificare e valorizzare il talento dei giovani designer italiani ed egiziani, garantendogli una prestigiosa vetrina tanto nel contesto della Design Week italiana, quanto in quella egiziana.

Eterna Bellezza chiede ai giovani designer di progettare oggetti ispirati ad un tratto comune dell’espressione creativa egiziana ed italiana: l’ambizione all’eternità, il desiderio di creare qualcosa che sappia caricarsi della sfida del tempo, superando le mode ed esercitando un fascino sempre attuale.

Questo il fine di Eterna Bellezza: modellare la materia per generare oggetti in grado di divenire eterni, entrando nell’immaginario delle persone e - perché no? - lasciando il proprio segno nella storia, esattamente come il travertino del Colosseo o il granito delle piramidi.

YAC e l’Ambasciata italiana al Cairo ringraziano quanti accoglieranno questa sfida.